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Alba Rossa

John Milius, Usa, 1984, 114 min.

Trama: 1989. Gli Stati Uniti sono invasi, all’improvviso, da un alleanza composta da Russia, Cuba e Nicaragua. Tra l’immobilismo di un Europa che resta neutrale, e dell’Asia completamente soggiogata alla forza sovietica, l’America dovrà pensarci da sé a difendersi. E se gli amerrigani sono tutti tenaci come questo gruppo di ragazzi, non ce so problemi.

Il Film: Non leggete le critiche ufficiali, il film l’hanno  stroncato impietosamente.

Per me, invece, è una chicca. Al di là del fatto che la Guerra Fredda l’abbiamo assaggiata in tutte le salse, e visto che siamo nel 2013, ampiamente digerita (è abbastanza divertente pensare come la Guerra Fredda sia stata sì oggetto di milioni di milioni di film, quando in realtà non è successo proprio nulla), Alba Rossa ha dalla sua dei jolly che lo rendono diverso dagli altri dello stesso genere, e forse anche per questo ha conservato negli anni un posto speciale nel cuore di molti. Per prima cosa, lo scenario: molto suggestivo. Anche se faccio fatica a pensare a Cuba e al NICARAGUA (!!) come delle superpotenze militari, è altresì spassoso ritrovare gli USA alleati dei cinesi, che nella mente del regista dovevano essere proprio un popolino del cazzo, visto che ci fa intendere la loro più totale debolezza militare e lo scarso livello di sviluppo (oggi mi sembra sia cambiato qualcosina). Poi, il cast. Togliendo l’aspetto recitativo, di cui in un film d’azione ma soprattutto in un film d’azione anni ’80 ce ne possiamo sbattere, quasi tutti i ragazzi protagonisti hanno poi fatto strada nel mondo del cinema: Patrick Swayze (doppiato dallo stesso di Eddie Murphy, il che fa un po’ senso) Charlie Sheen, Lea Thompson (quella dei Ritorno Al Futuro), nei primissimi minuti un sempre ciccione ECLISSE (ignoro il nome vero dell’attore, per me sarà sempre l’Eclisse di Sorvegliato Speciale) e anche – non ci facciamo mancare nulla – JENNIFER GREY, che non è la sorella di Sasha Grey, ma la ricciolina di Dirty Dancing, pietra miliare del cinema demmè (Nessuno mette Baby in angolo! In un angolo no, ma per terra distesa morta schiantata sì, come accade proprio in Alba Rossa). Ed è questo un altro aspetto interessante del film: pur essendo per ragazzi, si è beccato il PG 13 (primo film in America) a causa della sua violenza. Rambo in confronto è solo un principiante. Non sbagliatevi, Alba Rossa è molto triste, questi ragazzi ne fanno fuori forse troppi, ma non sono indistruttibili come Sly. Poteva essere un ottimo film (o meglio un ottimo film anche per chi non lo considera un ottimo film), se solo si fosse fatta più attenzione in alcune scene o su certe battute, veramente troppo penose. Come il pentimento del generale cubano per tutti i morti, o anche le frasi del tipo “i tuoi genitori sarebbero fieri di te” dette da un soldato a un ragazzo che ha ucciso decine di invasori, o anche tutte le bandiere americane e russe (chiaramente ancora rimasti a Lenin) disseminate in ogni fotogramma di film. Cosa positivissima: non c’è il doppiaggio finto russo che fa tanta ma tanta tristezza, ma i ben più pratici sottotitoli. Anche per queste piccolezze, che fanno sempre piacere, il voto è magnanimo.

Voto: 6.5. Va visto anche solo perché il regista è lo stesso di Conan il Barbaro e Un Mercoledì da Leoni. Ancora solo una cosa: alla prossima scena dove vedo uno che coglie alle spalle un soldato e gli dice PRIMA DI SPARARE Sei finito! E quello si gira e gli spara addosso, provocando la morte di entrambi, quando te stronzo potevi benissimo salvarti senza dire nulla, sparargli e basta come va fatto, ve lo giuro, spengo tutto e smetto di vedere film d’azione.

 Vitellozzo.

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