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Point Break – Punto di Rottura

Kathryn Bigelow, Usa, 1991, 110 min.

Trama: Johnny Utah (Keanu Reeves)è un novellino dell’ FBI a cui è affidato l’incarico di scovare gli “Ex-Presidenti”, una banda criminale che compie rapine in banca e che usa come maschere quelle di Carter, Reagan, Nixon e Johnson, ex presidenti degli Stati Uniti, appunto. Con l’aiuto del suo collega Angelo Pappas  – nome incredibile –  che per primo intravede la possibilità che questi criminali possano essere dei surfisti  (i quali usano i soldi delle rapine per girare il mondo in cerca di onde) ,Utah riesce a infiltrarsi nel mondo del surf. Impara a surfare grazie all’aiuto di Tyler (Lori Petty), e conosce Bodhy (Patrick Swayze), una specie di “santone della tavola”, con cui si instaura subito un forte legame.

Il Film: Bella la storia. Belle le scene. Bravi gli attori, sì, anche Keanu Reeves. Due parole su Reeves. Poerino, non è che sia mai stato un gran che come interprete, e, a dire la verità anche in questa pellicola si vede che non è un attore, però nel film ci sta bene, non si nota poi tanto che è un pischello; basta la presenza fisica,  e questo è sufficiente. Anche la scelta di Busey (Angelo Pappas) come comprimario è stata azzeccata, visto il suo ruolo da protagonista in Un Mercoledì da Leoni. Un film d’azione onesto, asciutto, senza scene alla “io sono il ganzo piglio un tagliaunghie e ammazzo tutti”. Oddio, forse una scena di questo tipo c’è, ma una sola (non vi dico quale); una la possiamo tollerare, è comunque un film d’azione, non uno con Woody Allen.

Ovviamente c’è la storia d’amore, ovviamente c’è l’inseguimento finale, ovviamente il finale è bellissimo. Bellissimo è anche il rapporto di amicizia/odio che si instaura tra Utah e Bodhy. Da una parte la legge, dall’altra la ribellione contro le regole precostituite e gli obblighi. Nonostante le differenze esteriori, Utah si lascia trasportare da Bodhy in un mondo totalmente diverso dal suo, rimanendone stregato.  Non possiamo che restare affascinati dalla figura di Bodhy, questa figura controversa (verso la quale la critica non fu tenerissima) un mistico, un illuminato, pronto a dare tutto se stesso per il brivido dell’onda da cavalcare fino all’ultimo centimetro d’acqua, l’uomo che insegue i suoi sogni fregandosene delle regole (“se vuoi il massimo, devi essere pronto a pagare il massimo”).  Va con dios amigo.

Voto: 7. Mi ricordo che quando uscì il primo Fast & Furious, ci fu una specie di isterismo collettivo: uuuh! che fico Vin Diesel, uuuh! le macchine truccate, uuuh! che storia avvincente! Ragazzi, guardatevi Point Break (1991!) e ditemi se non ci trovate alcune piccole somiglianze.  Ma i film belli hanno questo di particolare, che quando poi te lo copiano ti viene solo da sorridere..

Vitellozzo.

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